Corporate Social Responsibility

Perché diverso vuol dire speciale: l’impegno di IBSA e Fondazione Danelli Onlus per l’autismo.

IBSA e Fondazione Danelli Onlus per l’autismo

Avere la sensazione di esser fuori luogo, sentirsi non accettati, avvertire la differenza tra sé e gli altri come un peso: ciascuno di noi sperimenta nel quotidiano una simile condizione che spesso si tramuta in fragilità. L’accettazione di sé e dell’altro è il primo passo per rendere proficuo il rapporto con chi è percepito come “diverso”, ma diversità non vuol dire paura, distanza, estraneità, bensì rappresenta un’occasione di confronto e crescita. La diversità diventa “specialità”, nel senso positivo del termine e, in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, diventa ancora più importante riflettere su questo fondamentale cambio di scena in una prospettiva di vera inclusione.

È in questa direzione che opera Fondazione Danelli Onlus insieme a I Bambini delle Fate, portando avanti progetti e iniziative a supporto delle persone con disabilità e in particolare dei ragazzi affetti da autismo. Lo scambio è alla base delle attività della Fondazione che professa un nuovo paradigma per l’accettazione del “diverso”: occorre ripensare il rapporto con i più fragili e uscire dalla tradizionale visione di quanto si possa fare per loro, per approdare a una prospettiva più ampia e positiva che spinga a chiedersi cosa le persone fragili possono dare agli altri.

“La parola d’ordine è “oltre”: accettare la sfida dell’inclusione vuole dire promuovere l’interazione e lo scambio per instaurare relazioni significative” – testimonia Francesco Chiodaroli, Direttore della Fondazione.  “Superare le diversità permette di donare e al tempo stesso ricevere qualcosa in cambio”.

Logo "I Bambini delle Fate"

Il centro diurno di Fondazione Danelli sostenuto da IBSA Farmaceutici nel lodigiano accoglie 180 bambini, di cui circa 90 con autismo e il resto affetto da altre disabilità fisiche o cognitive più o meno gravi. Per insegnare loro a comunicare, è stato studiato e adottato l’approccio psicoeducativo che prende il nome di ABA – Applied Behaviour Analysis (Analisi Applicata del Comportamento) che interessa i bambini dai 2 ai 6 anni ed è ad oggi l’approccio supportato da maggiori evidenze scientifiche sul piano del trattamento dei Disturbi dello Spettro Autistico. Inoltre, è stato sviluppato anche un modello delle autonomie per consentire a tutti i soggetti fragili di diventare nel tempo indipendenti e dunque acquisire competenze sociali.

Le esperienze raccolte dalla Fondazione sono tante e restituiscono il valore dell’impegno attraverso i piccoli grandi risultati che i ragazzi conquistano ogni giorno, arrivando a uscire di casa senza timore, raccontandosi gli altri e accettando che la parola autismo non significa malattia, ma è solo un modo diverso di funzionare.

Infatti, la Fondazione Danelli insieme a I Bambini della Fate diffondono una “visione altra” del sociale: senza negare o minimizzare il peso delle sfide e delle fatiche quotidiane, è fondamentale raccontare “con viso sorridente” il potenziale di bambini e ragazzi e la grande forza delle loro famiglie.