In IBSA la cura e il "prendersi cura" sono principi che vanno oltre il farmaco e la malattia e si concretizzano con progetti che vedono al centro le Comunità e le Persone.
È il caso del supporto al progetto #nobullismo2020, realizzato da #IlMagnete nelle classi delle scuole secondarie dell’Istituto Comprensivo Lodi II. Due incontri di educazione digitale dove sono stati trattati diversi argomenti: bullismo in ogni sua forma, utilizzo responsabile e consapevole del web, delle nuove tecnologie e dei videogiochi in un’ottica di prevenzione al fenomeno del cyberbullismo.
È noto che il bullismo frustra, deprime, impaurisce e provoca danni psicologici ma anche fisici alla vittima e, se la pandemia ha privato i “bulli” della contiguità fisica con i pari, chiudendo le scuole, questa ha dilatato il tempo che gli studenti trascorrono davanti al computer.
È davanti allo schermo del pc che ormai i ragazzi vivono, apprendono e socializzano. Questo aumento, senza precedenti, di tempo trascorso online ha fatto crescere la loro vulnerabilità al cyberbullismo. Si stima che uno studente su dieci subisca molestie informatiche e questa forma di violenza è in aumento [Fonte: UNESCO] infatti i dati diffusi dal Ministero per il Safer Internet Day stimano un aumento del 59% degli episodi di cyberbullismo [Fonte: www.consulcesi.it].
Il Magnete, attraverso gli incontri di educazione digitale, ha consentito ai ragazzi delle scuole lodigiane di mettersi in gioco e di aprirsi gradualmente al dialogo, facendo emergere spunti ed elementi che hanno aiutato a capire il grande disagio.
Agli incontri è intervenuto anche il cantante MEiD, che ha raccontato la sua storia di vittima di bullismo e di come sia riuscito a convivere con il dolore provato. Sono stati affrontati temi di cronaca, si è discusso di scelte, dell’importanza della segnalazione e del coraggio di parlare, di come può essere semplice rivolgersi alle figure adulte di riferimento e di quanto un piccolo gesto possa significare tanto per chi si trova in difficoltà.