Persone e innovazione, lavoro e responsabilità sociale, sviluppo e condivisione. Sono questi i pilastri su cui poggia l’intera attività di IBSA Farmaceutica ed è questo ciò che l’amministratore delegato Luca Crippa ha raccontato al Vescovo di Lodi, Monsignor Maurizio Malvestiti, durante la visita pastorale agli uffici e allo stabilimento locale di IBSA che si è svolta il 23 ottobre scorso. Una ricetta efficace, visto che IBSA si colloca tra le principali aziende del territorio sia come fatturato che come indici di crescita e riesce a dare lavoro a quasi 600 persone.
Non è mancato nessuno ad accogliere il Vescovo, che ha visitato tutti i locali dello stabilimento lodigiano incontrando tutti, senza distinzione alcuna. Un saluto corale che i lavoratori di IBSA hanno voluto rappresentare al Vescovo. “Collaboratori è il termine che più correttamente identifica chi lavora qui. Ognuno di noi – ha detto Crippa a Monsignor Malvestiti – collabora a creare valore e tutti sono coinvolti in pieno nello sviluppo dell’azienda, sotto ogni aspetto”. Passando a presentare le attività di IBSA, Crippa ha spiegato che l’inclusione e l’innovazione “sono la nostra forza: concentriamo la nostra attenzione sui reali bisogni dei pazienti e trasformiamo le soluzioni terapeutiche disponibili in uno strumento di cura più semplice ed evoluto”.
Dal canto suo, il Vescovo si è mostrato particolarmente interessato all’attività farmaceutica svolta dall’azienda, ma soprattutto alle azioni concrete di Responsabilità Sociale e di Cooperazione raccontate da Patrizia Puppi, Responsabile della CSR e Corporate Communication, in cui IBSA è impegnata. La collaborazione con il Banco Farmaceutico, l’aiuto ai volontari della Favela di Santa Terezinha, il sostegno alla Caritas, lo sviluppo di progetti di supporto alla genitorialità attraverso le Fondazioni IBSA, il progetto ‘ParoleFertili’, il supporto all’impresa sociale ‘I Bambini delle Fate’ e le iniziative ‘Progetti del cuore’ sono solo alcuni esempi concreti della volontà di IBSA di condividere il valore che genera con le comunità e il territorio in cui opera.
“Portare conforto ai malati, assisterli, curarli, sostenere i più bisognosi e adoperarsi per il benessere di tutti – ha ricordato l’alto prelato congedandosi dalle maestranze e dal management di IBSA - è un dovere non solo cristiano, ma di tutti gli uomini e le donne di buona volontà e vedo che qui ce ne sono parecchi!”.