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Dati GFK sull’identità sessuale maschile nel 2018

Milano, 11 aprile 2018

IBSA Farmaceutici Italia ha presentato a Milano la ricerca Gfk sulla nuova identità sessuale maschile, condotta nell’ambito della campagna Ticket to Love.

Per il 62% dei maschi italici a letto la priorità è la soddisfazione della donna e l’attenzione alle sue esigenze; l’83% apprezza una donna intraprendente, e il 77% ritiene che si possa rimanere virili anche nelle coccole. Essere gentile, affettuoso, amorevole e rispettoso pesa decisamente più che essere passionale e dare sicurezza (45% vs 12%).

Nella ricerca sulla nuova identità sessuale maschile*, condotta con il supporto di IBSA Farmaceutici Italia nell’ambito della campagna Ticket to Love, Gfk traccia il quadro di un maschio in evoluzione, che comincia ad accettare una donna sempre più emancipata e indipendente, e ad apprezzarne i benefici.

*La ricerca è stata condotta su un campione di 1000 uomini tra i 35 e i 70 anni

“A 50 anni dalla rivoluzione sessuale il maschio ha finalmente intrapreso una metamorfosi, che per molti - e questa è una novità che abbiamo potuto misurare - è già diventata una vera e propria trasformazione antropologica; la presa di consapevolezza del ruolo della donna, più intraprendente e autorevole del passato, lo ha portato a dare maggiore valore al piacere di lei, che diventa spesso prioritario rispetto al proprio”
– ha commentato il Prof. Emmanuele A. Jannini, Ordinario di Endocrinologia e Sessuologia Medica dell’Università Tor Vergata di Roma e Presidente dell’Accademia Italiana di Salute della Coppia in occasione dell’evento Ticket to Love.

IL SESSO E LA DÉFAILLANCE SESSUALE

Per l’88% degli uomini il sesso rimane una componente centrale della vita. Il 47% dichiara di avere rapporti due o più volte la settimana (il 67% una o più volte la settimana), mentre il 64% è alla costante scoperta di informazioni sulla sessualità, che vengono ricercate prevalentemente sul web (80%).

La défaillance sessuale rimane un tasto dolente: il 51% degli intervistati l’ha conosciuta almeno una volta nella vita, mentre per il 13% si tratta di un problema che si presenta in maniera intermittente o cronica (da una volta su quattro a ogni rapporto).
Di coloro che hanno il problema, la percentuale dei più giovani (35-44 anni) è comunque rilevante (17%).

"In qualità di donna contemporanea, trovo interessante e al tempo stesso necessario riflettere su come sia cambiato il profilo dell'uomo di oggi, il suo rapporto con le donne, il fondamento della sua virilità e anche il suo approccio alle aree più sensibili della sessualità come, appunto, le défaillance. In generale, penso che entrambi i sessi abbiano in parte mutato i propri connotati sociali, e che questo meriti approfondimento, dialogo e consapevolezza, dentro e fuori la camera da letto" ha commentato Stella Pulpo, scrittrice e autrice del blog Memorie di una Vagina, intervenuta all’evento come voce del popolo femminile del web.

Il vissuto della défaillance è quanto mai negativo: delusione, imbarazzo, preoccupazione e frustrazione sono le emozioni più frequenti. Ancora una buona fetta degli uomini che vivono il problema in maniera significativa lo attribuiscono a cause di natura psicologia (34%) e il 36% non ne parla con nessuno. Luci e ombre, dunque, sul nuovo maschio.

“Il sildenafil, la prima pillola per l’erezione, ha rappresentato giusto 20 anni fa una vera  rivoluzione. La cosa sorprendente è che questa molecola, cui presto si sono accompagnati tadalafil, vardenafil e avanafil, non è mai invecchiata: semmai si è trasformata, seguendo i bisogni della coppia” – ha continuato il Prof. Jannini “Se i maschi hanno ancora bisogno di discrezione quando assumono una medicina per l’erezione è un po’ perché sessualità fa sempre rima con intimità, anche nel trattamento farmacologico, e un po’ perché le donne, in questi 20 anni, non hanno per nulla fatto pace con una medicina che continuano troppo spesso a vivere come una sconfitta del loro sex appeal. Ed ecco, assieme a quella del maschio, la metamorfosi del sildenafil: un film orodispersibile che si tiene nel portafoglio. Una medicina travestita da «ticket to love»”.

Il Direttore Medico di IBSA Farmaceutici Italia, Giuseppe Zizzo, intervenuto anch’esso nel corso dell’evento, ha concluso: “IBSA ha come sua mission l’attenzione all’innovazione soprattutto per quanto concerne lo sviluppo di nuove formulazioni; ha pertanto lavorato per aggiungere un nuovo strumento terapeutico in grado di aiutare il medico e il paziente a trattare un disturbo con un impatto significativo sulla salute sessuale degli italiani, come dimostra la ricerca”.

LA CAMPAGNA TICKET TO LOVE E IL DIGITAL CONTEST

Proprio facendo leva sulla possibilità che queste formulazioni possano aiutare l’uomo a sentirsi maggiormente a suo agio di fronte all’eventualità di un rapporto sessuale – e non, al contrario, di cercare di evitarlo – IBSA Farmaceutici Italia ha promosso il digital contest “Ticket to Love – 500 scuse per invitarti a fare l’amore”, raccogliendo dal popolo di Facebook centinaia di possibili scuse originali, creative e stravaganti.
L’autrice della scusa vincitrice ha riscattato il suo premio in occasione dell’evento di presentazione della ricerca: un viaggio a New York per visitare il Museum of Sex e i luoghi della cinematografia d’amore di Manhattan.

Ticket to Love è la campagna di sensibilizzazione dedicata al benessere sessuale maschile sostenuta da IBSA Farmaceutici Italia. Soggetto ai rapidi cambiamenti della società attuale, il maschio contemporaneo si ritrova, infatti, a volte ancora incerto e disorientato anche di fronte alla necessità di riconnettere desiderio ed erezione. Le 500 scuse per fare l’amore hanno voluto riportare la sfera della sessualità in quella dimensione di naturale semplicità e leggerezza necessaria per vivere al meglio la propria identità e libertà di coppia.

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