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Gennaio è il mese della prevenzione del tumore al collo dell’utero

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Gennaio è il mese che la comunità internazionale dedica alla prevenzione del tumore al collo dell’utero che rappresenta il quinto tumore più frequente nelle donne sotto i 50 anni di età.

In Italia il tumore al collo dell’utero colpisce circa 2400 donne ogni anno, pari all’1,3% di tutti i tumori incidenti sul sesso femminile, con una probabilità di guarigione dopo la diagnosi pari a circa il 64%.

Il tumore al collo dell’utero è causato principalmente da un’infezione da papillomavirus umano (HPV), che si trasmette per via sessuale e più frequentemente nelle persone giovani. La maggior parte delle infezioni regredisce spontaneamente; il persistere dell’infezione, può invece dar luogo alla formazione di lesioni nel collo dell’utero, che possono evolvere in tumore. Tuttavia, altri sono i fattori che contribuiscono al suo insorgere: il fumo di sigaretta, l’inizio precoce dell'attività sessuale, partner sessuali multipli, condizioni di immunodeficienza, la presenza in famiglia di parenti stretti con questo tumore, l’uso prolungato di contraccettivi orali, una dieta povera di frutta e verdura, l'obesità.

Il tumore al collo dell’utero non è stato ancora completamente sconfitto, ma negli ultimi anni i progressi della ricerca e le misure preventive (screening e vaccinazione) hanno significativamente ridotto l’incidenza e la gravità della malattia.

I test per lo screening del tumore del collo dell’utero sono il Pap-test, offerto in Italia ogni 3 anni alle donne di età compresa tra i 25 e i 29 anni e il test per Papilloma virus (HPV-DNA test) offerto ogni 5 anni alle donne di età compresa tra i 30 anni e i 64 anni.

Insieme agli esami di screening, è fortemente raccomandata la vaccinazione anti-papillomavirus (anti-HPV) da effettuare nella popolazione più giovane, maschi e femmine a partire dal compimento degli 11 anni e, possibilmente, entro i 12 anni. La vaccinazione anti-papillomavirus (anti-HPV) rappresenta per le nuove generazioni un’efficace arma di prevenzione pur non sostituendo, per quanto riguarda le donne, successivi test di screening.

Anche quest’anno il Mese della prevenzione del tumore al collo dell’utero, è un’occasione importante per promuovere la vaccinazione nella popolazione pediatrica e per sensibilizzare la popolazione femminile adulta sull’aderenza ai programmi di screening.